
Palazzo Belgrado
Residenza del generale Cadorna
Il palazzo sorge nella centrale e fiorita piazza del Patriarcato, che prese questo nome al principio del XVII secolo quando fu qui elevata la sede del Patriarca di Aquileia.
Non si conosce con esattezza il periodo in cui avvenne la costruzione dell’edificio che, secondo la cronaca Asquini, fu ristrutturato alla fine del XVII secolo dal conte Antonio Prospero Antonini, la cui famiglia, che si crede proveniente dal Salisburghese, apparve a Tolmezzo nel XIV secolo con Girolamo, detto Thunin (da cui il nome di Antonini). L’agiatezza di questa famiglia, arricchitasi con il commercio, si rese ben visibile a Udine tramite la costruzione di altri lussuosi palazzi quali le attuali sedi della Banca d’Italia, dell’Università e dal CISM.
Il Palazzo della Provincia prese il nome di Antonini Belgrado quando il conte Orazio di Belgrado, unitosi in matrimonio con la contessa Margherita Eleonora Costanza Antonini, prese dimora nelle casa della sposa. Dai Belgrado passò poi alla famiglia Tellini e da questa all’Amministrazione Provinciale di Udine che lo acquistò nel 1891.
A palazzo Belgrado il generale Cadorna soggiornò per circa due anni. Piazza Patriarcato venne chiusa ai lati da sbarramenti militari cagionando la riprovazione del sindaco Domenico Pecile e della cittadinanza per quella che veniva ritenuta quasi come una eccessiva usurpazione territoriale da parte dell’Esercito italiano.
Il generale soleva passeggiare nei frontistanti Giardini Ricasoli attraversandoli per dirigersi al Bar Dorta in piazza Vittorio e consumar una granita alla menta.