
Caserma “Osoppo”
La Caserma Osoppo, situata in via Brigata Re a Udine, venne costruita dopo la fine della Grande Guerra. I lavori vennero ultimati dal Genio militare nel novembre del 1925, tuttavia l’area era già stata acquisita nel 1911. L’intero complesso fu originariamente dedicato al Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
Durante la Prima Guerra Mondiale l’area di sedime e tutti gli spazi limitrofi per una superficie di 116mila mq. furono utilizzati come ospedale da campo: molte tende infatti trovarono posto entro il perimetro della struttura garantendo la presenza di oltre 400 posti-letti e rendendo lo stabile il più grande luogo di ricovero all’aperto di Udine.
La caserma divenne quindi sede operativa di cavalleria per il XIII reggimento Cavalleggeri Monferrato che si distinse durante la Grande Guerra con gli squadroni a cavallo, in particolare nel combattimento del 10 ottobre 1916, contro la quota 77 di Monfalcone.
Caratteristiche architettoniche
La Caserma Vittorio Emanuele III è costituita da diversi e pregevoli fabbricati, in particolare la palazzina d’ingresso dallo stile liberty, caratterizzata da una decorazione esterna in bugnato e da una cornice marcapiano. La facciata, la stessa che vediamo ancora oggi, oltre al passaggio d’ingresso è contraddistinta da una sezione centrale e due sottili parti rientranti. A scandire l’ordine architettonico sono le ripartizioni della cornice marcapiano, la sequenza regolare di vedute e le ampie cornici delle finestre. In rilievo si elevano i festoni della fascia di coronamento: questi a sua volta sorreggono un parapetto centrale una volta dominato dalla scritta Caserma Vittorio Emanuele III.
Fra gli elementi decorativi interni si distingue la scala con ornamenti in ferro battuto ed i pavimenti in marmo: visto il significativo decoro, l’edificio fu adibito a comando, mensa ufficiali e sotto ufficiali.
Addentrandosi nel piazzale d’Armi si trovavano i fabbricati di vettovagliamento, di alloggio della truppa, del refettorio, le scuderie e ricovero mezzi. In particolare la caserma di cavalleria, a corpo lineare rigirante su quattro lati, si ergeva su due piani, e conteneva gli alloggi del Comando del maestro d’equitazione e del comandante. Il piano terra era quasi completamente destinato alle scuderie, alle aule, ai depositi di fieno, delle selle e dei finimenti, l’officina del maniscalco, l’ambulatorio dei quadrupedi. I piani superiori erano occupati dalle camerate comuni e dai depositi d’equipaggiamento. Addossati al muro di recinzione erano ubicati alcuni fabbricati di un solo piano che servivano per le lavanderie e i depositi di legna e carbone e gli annessi corpi di guardia. Negli anni trenta venne montata una potente stazione radiotelegrafica.
Storia militare e civile
Dopo l’8 settembre del 1943 il II Reggimento Cavalleggeri Monferrato si disciolse, e dal 1946 le unità di cavalleria abbandonarono definitivamente l’impiego operativo del cavallo. Negli anni sessanta, la caserma perdute le funzioni cavallerizze e già parzialmente rimaneggiata, ospitava il 27° Reggimento Artiglieria Pesante Semovente “Marche della III Brigata Missili Aquileia” il cui motto tuttora presente sui muri e sui vetri della caserma era Semper audere. Contestualmente la caserma aveva assunto la denominazione “Osoppo”. Visse il suo massimo momento di splendore dopo il terremoto del 1976 con un’elevata presenza di soldati impegnati nelle operazioni di soccorso.
Ingrandita ed ampliata a nordest con l’inserimento di nuovi capannoni adibiti a tettoia e ricoveri mezzi e cisterne, nel 1998 fu dapprima abbandonata, poi affidata in gestione alla Croce Rossa Italiana, e infine ceduta al Comune di Udine dall’Agenzia del Demanio.
Il complesso ha mantenuto negli anni, seppure in precarie condizioni l’impianto originale; peraltro, la palazzina di Comando è stata recentemente ristrutturata su progetto del Servizio Infrastrutture 2, e riqualificata come “casa delle Associazioni”. L’intervento ha previsto la riorganizzazione degli spazi, la revisione dei serramenti esterni e il ripristino dei pavimento.
Recentemente la Giunta Comunale ha approvato delle linee guida per la riqualificazione e la valorizzazione dell’area, strategica per lo sviluppo del quartiere. All’interno degli spazi vi è un vasto parco con numerose essenze arboree di pregio (cedri del libano, magnolie, tigli e abeti).