Udine | 28 agosto 2015
I mercati di Udine: la spesa con la tessera annonaria
Piazza San Giacomo | Mercato Nuovo
Piazza del pollame
Piazza XX settembre
Piazza Venerio
Allo scoppio della Grande Guerra una cittadina di quarantacinquemila abitanti, tanti Udine ne contava al tempo, divenne centro nevralgico di deposito e smistamento delle merci e dei beni di sostegno alle necessità belliche.
In molti palazzi cittadini furono dislocati uffici militari e comandi e nei sobborghi vennero creati depositi di munizioni e numerosi magazzini della sussistenza. Per le principali arterie viarie udinesi per più di due anni vi fu un continuo passaggio di truppe italiane e di un enorme numero di artiglierie, di camion e di carri di ogni tipo. Dagli iniziali 600.000 fino a quasi due milioni di soldati poco prima della vicenda di Caporetto in Friuli e a Udine vi fu una crescente presenza di fanti, di sottufficiali, di ufficiali subalterni e ufficiali superiori, che per servizio o per i più svariati motivi soggiornavano per lunghi o brevi periodi nel capoluogo friulano o vi transitavano dopo la permanenza in prima linea. Nel giro di qualche settimana dallo scoppio del conflitto, vi giunsero anche mogli e intere famiglie di graduati e congiunti di feriti, commercianti e commessi viaggiatori, tanto che il Comando dell’Esercito dovette intervenire per limitare la presenza dei civili forestieri.
"A Udine - scrive Arturo Marpicati nel suo E allora non dimenticateci - sembra di trovarsi nel mezzo di un grandioso mercato: carri, carrette, camions, automobili, ferme o in moto; soldati, ufficiali, generali; negozi gremiti di compratori; nelle piazze, accosto alle chiese, sotto i portici, lungo...